giovedì 27 gennaio 2011

Il Souq di Muscat


Una volta ritornati a Muscat ci rechiamo all'Oman Dive Center dove abbiamo prenotato un barasti per tre notti.
Il barasti è una tipica casetta in legno che usano i pescatori e i raccoglitori di datteri, il nostro è il numero 1, il più vicino alla spiaggia!!!
Qui avremmo dovuto provare a fare un paio di immersioni, ma le rimandiamo a quando saremo ad Al Sawadi perchè ci siamo accorti che durante la programmazione del nostro tour, appena concluso, erroneamente non abbiamo incluso un mini-trekking nel Wadi Shab... E così, invece di riposare e oziare sulla spiaggia tra un'immersione e l'altra, decidiamo di seguire il consiglio del nostro amico Alberto organizzando subito per il giorno dopo un'intensa giornata di visite nella zona che abbiamo trascurato!!!
Iniziamo la mattina presto con il caratteristico Fish Market di Muttrah dove poi torneremo questa sera per girovagare nel simpatico Souq.
Quando arriva una barca di pescatori, il pesce viene esposto sul molo dove viene acquistato in blocco dai venditori che poi se lo fanno trasportare con delle carriole all'interno del mercato dove poi viene messo in esposizione e venduto. Una curiosità, adiacente al mercato c'è una zona con dei banchi dove chi vuole può farsi pulire e tagliare a tranci il pesce appena acquistato!!! Addirittura in un altro mercato abbiamo notato che era possibile farsi friggere o grigliare il pesce appena comprato e portarselo a casa già cucinato... comodo no?
Terminata la visita del Fish Market di Muttrah, lasciamo Muscat prendendo la nuova autostrada costiera che conduce a Sur. Facciamo tappa circa a metà strada, a Dibab, per andare a vedere il Sink Hole, si tratta di un enorme buco con all'interno acqua salata di mare che dista circa un km.
Proseguiamo sulla costa su strada non asfaltata fino a raggiungere Fins e la sua White Beach, mentre stiamo scattando qualche foto dall'alto di uno sperone roccioso, si avvicina un ragazzo proveniente da un accampamento fatto con una tenda tesa fra due fuoristrada dove i suoi amici preparavano un picnic... il ragazzo aveva in mano 4 bottiglie di acqua ghiacciata che ci porge e ci offre in segno di amicizia chiedendoci da quale paese arrivassimo... Where are you from??? From Italy, gli rispondiamo noi... Welcome in Oman... How are you? Very well thank you... Lo salutiamo ringraziandolo... Good by my frieds, thank you!!!
E poi in Italia ci fanno il lavaggio del cervello raccontandoci che i paesi arabi sono pericolosi... Mah!?!?!
Ci siamo persino sentiti dire, da chi ci chiedeva dove eravamo diretti in questo viaggio: "Ma siete matti, e se vi rapiscono? Ma non avete paura??? E se vi sparano e vi derubano???"
Ma va... rispondiamo... Nessun pericolo, tutto tranquillo!!!
Chi non ha mai viaggiato da queste parti non ha idea della voglia che hanno di conoscerci e di parlare con noi, quante volte mi hanno teso la mano per stringerla, ormai ho perso il conto... E poi, dopo essere stati due volte in Yemen, con tutte le armi che circolano libere e il Qat che viene masticato praticamente da chiunque, con soldati e posti di blocco ovunque, ormai possiamo considerarci vaccinati... Ebbene, qui in Oman è esattamente l'opposto, niente Qat, niente armi, esercito e polizia quasi assenti, delinquenza zero... più tranquillo di così!!! Abbiamo dormito più volte in tenda in campeggio libero che negli alberghi... Mai avuto nessun tipo di problema!!! Sappiamo già cosa ci diranno gli irriducibili una volta tornati a casa... "Siete stati fortunati, vi è andata bene"... A loro rispondiamo: "Guardate meno televisione e ascoltate meno telegiornali, troppo lavaggio del cervello, troppo terrorismo psicologico... Ci sono posti fantastici che meritano di essere visitati!!!
Dunque eravamo rimasti alla spiaggia bianca di Fins... Proseguiamo oltre fino a riprendere l'autostrada (gratis e di notte tutta illuminata) per poi uscire a Tiwi così possiamo risalire per un po' il Wadi Tiwi, giusto per rendersi conto di com'è... Ok bello, ma la meta più interessante è quella che viene dopo...
Ed eccoci arrivati... Finalmente siamo al Wadi Shab!!!
Parcheggiamo il Toyota Land Cruiser poi assoldiamo un ragazzo del posto che ci farà da guida e ci curerà tutta l'attrezzatura fotografica mentre saremo immersi nell'ultimo laghetto dato che altrimenti rimarrebbe incustodita insieme a soldi, carte di credito, passaporti e tutto il resto!!!
Ci incamminiamo nel letto del Wadi, facciamo fatica a stargli dietro ma non molliamo, all'inizio è molto largo con alte montagne rocciose ai lati e boschetti di palme qua e la. Dopo una mezz'ora di cammino il canyon si stringe e iniziano le prime pozze di acqua trasparente. Continuiamo a camminare su un percorso molto suggestivo intagliato nella roccia.
I laghetti ci offrono uno spettacolo di colori che va dal verde smeraldo all'azzurro turchese.
Alla fine della gola dobbiamo per forza abbandonare le macchine fotografiche e toglierci i vestiti perché bisogna proseguire a nuoto, rimane la nostra guida a curare il tutto, ci spiega per bene quello che troveremo più avanti e come dovremmo fare per entrare nella grotta che c'è alla fine della gola!
Ascoltiamo con attenzione e poi ci tuffiamo. Dopo aver sudato camminando sui sassi, è una vera goduria sentire il contatto con l'acqua fresca del wadi, ogni tanto si tocca il fondo, altre volte invece bisogna nuotare, a volte ci dobbiamo arrampicare sulle roccie scivolose per poter proseguire, rituffandoci in acqua quando le pareti del canyon tornano ad essere verticali.
Raggiungiamo così l'ultimo laghetto, questo è il più bello ed il più spettacolare, circondato da chiari massi arrotondati con alte e scure montagne sullo sfondo.
Nuotiamo ancora, ormai l'acqua è sempre profonda e non si tocca più il fondo, sembrerebbe che si sia arrivati alla fine e che non si possa più continuare, invece tra due enormi massi si nota a malapena una piccola fessura dove passa solamente la testa. Fa un pochino senso dovercela infilare, dato che poi bisogna avanzare per 3 o 4 metri con solo la testa fuori dall'acqua, senza toccare il fondo e le guance accarezzate dalle pareti rocciose e fredde... L'adrenalina è a 1000 ed il primo pensiero che ti viene in mente è: "ma se si incastra la testa tra le roccie, poi come faccio a disincastrarla???"... E per questo che molto cavallerescamente lascio andare avanti Doni... se passa lei, passo anch'io ;-)
Una volta passato questo punto lo spettacolo è a dir poco stupefacente, rimaniamo entrambi a bocca aperta... Per qualche minuto non riusciamo a dire nulla, siamo letteralmente ammutoliti!!!
Ci troviamo all'interno di una grotta con le pareti alte e verticali, c'è anche una cascata dalla quale sgorga acqua fresca producendo un rumore che rimbomba contribuendo alla colonna sonora di questa magnifica scenografia. Siamo immersi completamente nell'acqua senza possibilità di uscire, cerchiamo un appiglio nella roccia per poter riposare un po' e per goderci meglio questa meraviglia della natura. A questo punto cominciamo a mettere a fuoco e a guardarci meglio intorno, alziamo lo sguardo e notiamo che sul soffitto, sopra di noi, ci sono un paio di piccole aperture dalle quali filtrano i raggi del sole creando un fantastico gioco di luci e ombre. È in questo momento che con rammarico ci rendiamo conto di una grave dimenticanza, non abbiamo portato con noi la piccola Canon S80, provvista di custodia subacquea, per poter fare scatti sicuramente strabilianti :-(
Per consolarci ci diciamo che questa è un'esperienza che vorremmo senz'altro ripetere se (inshallah) torneremo in Oman, e non faremo più lo stesso errore!!!
Dopo aver passato questi bei momenti dentro la grotta, seguendo a ritroso lo stesso percorso, infiliamo di nuovo la testa nella spaccatura tra la roccia e, muovendoci con piccoli movimenti che ci fanno avanzare di pochi centimetri alla volta, ci portiamo verso l'uscita!!!
Senza fretta, sguazzando ancora nei laghetti, raggiungiamo il luogo dove Ali, la nostra guida, ci stava aspettando con tutta la nostra mercanzia, ci rivestiamo e a malincuore iniziamo il cammino verso l'uscita del Wadi Shab.
Tra andata ritorno e tempo da dedicare per i bagni e le fotografie, si puó calcolare che almeno tre ore sono necessarie per questa escursione dal punto dove si è parcheggiata l'auto sotto il ponte dell'autostrada.
Questa è senza dubbio una delle più belle esperienze vissute qui in Oman che consigliamo a tutti coloro che hanno in programma un viaggio in questo paese!!!
Tornati a Muscat, ci rechiamo di nuovo a Muttrah, questa volta per visitare il caratteristico Souq che verso sera si anima di Omaniti dediti allo shopping e si svuota dai turisti, diventando così più autentico e verace, abbiamo anche sentito dire che persino i prezzi cambiano abbassandosi notevolmente!
Mentre Doni è intenta agli acquisti delle più inutili mercanzie, per me si presenta un'occasione unica. Ci sono in giro moltissime donne, tutte sono vestite di nero, alcune col viso scoperto, altre con il velo, ma qualcuna indossa la caratteristica maschera nera.
Non posso lasciarmi scappare una simile occasione, solo che per rispetto bisogna sempre chiedere il permesso di poter scattare foto ed ogni volta ricevo sempre risposta negativa...
Come posso fare?
Fingere di fotografare Doni mi sembra un gioco troppo sporco e poi sarebbe sempre una foto rubata.
Ma ecco che mi viene un'idea... Sicuramente mi dicono di no perché sono un uomo e loro non devono avere contatti con me (pensate che persino sul bus che porta all'aereo tutti i maschi stanno da una parte e le femmine dall'altra)...
E allora mando Doni a chiedere... Incredibile ha funzionato, a lei hanno detto subito di si :-) ma vai a capirle ste donne!!!
Ad un certo punto decidiamo di cercare la zona del souq dove si vende l'oro girando inutilmente a vuoto quando in lontananza vedo arrivare una ragazza bellissima, ha il viso completamente scoperto, mi colpisce perché pur indossando il vestito nero, lo porta leggermente sollevato in modo da mostrare con orgoglio che sotto porta dei moderni ed attillati jeans e ai piedi calza dei bei sandali col tacco a spillo. Dico a Doni di domandare a lei, si parlano in inglese, la ragazza annuisce e ci dice di seguirla, gentilissima ci accompagna lei nella zona dell'oro. Da soli ci saremmo arrivati chissà quando... Dopo aver percorso un labirinto di stretti vicoli arriviamo, mentre la ringraziamo stavolta è lei a chiederci di voler fare una fotografia insieme a noi... Certo che si, con piacere!!! Dico a lei e Doni di mettersi fianco a fianco e faccio loro un paio di scatti. La salutiamo e la ringraziamo ancora... tutto questo è avvenuto sotto gli occhi vigili di sua madre... che non sembrava molto del parere... Due generazioni a confronto, anche qui i tempi cambiano... lentamente!!!
A sera inoltrata, dopo 12 ore, torniamo all'Oman Dive Center contenti per aver passato una bella giornata!
Domani facciamo un giorno di vera vacanza... Non ci muoveremo dalla spiaggia del Resort e poi dopodomani ci trasferiremo ad Al Sawadi, un centinaio di km a nord ovest dal luogo dove ci troviamo adesso, per concludere il nostro viaggio in Oman esplorando il fondale marino delle Isole Damanayat o Daimaniyat (non ho ancora capito come si scrive)!!!
Ciao ciao
Pinuccio & Doni
www.pinuccioedoni.it

2 commenti:

  1. accidenti Pinuccio, pensavo di rubati qualche foto della grotta del wadi shab, visto che la mia fotocamera si era rotta!

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    1. Caro Alberto, ti è andata male!!!
      Saremo costretti a tornare laggiù per fare le foto alla grotta ;))

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